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Vespa "verde jungla". Colore per un anno

Scritto a due mani da Gianluca Zennaro e Gabriele Cotti Piccinelli


1977. La RAI trasmette per la prima volta le proprie trasmissioni a colori, Elvis lascia il nostro mondo e viene arrestato Vallanzasca. Escono l'Atari 2600 e conosciamo per la prima volta Luke Skywalker. A Miami nevica per la prima ed ultima volta. No, siamo fuori strada. Non parliamo nemmeno della recente, orrenda canzone di Ana Tijoux. Racconteremo la storia di un colore.
Rapidamente in redazione pensiamo a che mezzi di trasporto abbiamo in comune. E ci salta subito alla mente che noi autori di quest'articolo, oltre a condividere l'iniziale del nome, possediamo entrambi una Vespa. Coincidenza, del 1977. Coincidenza delle coincidenze, entrambe Verde "Jungla". Un'unicità che non potevamo ignorare.


"Verde 1.298.6380" o PIA380 che dir si voglia, spesso confuso con il verde Ascot, il Vallombrosa o il 310, ed è facile capire il perchè. Il cosiddetto Verde Jungla infatti entra nel campione dei colori Piaggio l'ultimo anno di produzione della 125 TS e a Pontedera se ne approfitta per rimpolpare l'offerta colori della Vespa dei giovani per eccellenza, la 50 Special. Soverchiata dal successo della PX, l'ultimo "vespone" dalle linee classiche esce di produzione e con lui questo bel colore, che non verrà più proposto nemmeno sul "vespino". Ecco la rarità, ecco il nostro orgoglio. Un colore retrò ma con quel tono di scuro che lo rende più dinamico; elegante come pochi, ora molti lo cercano come il Graal. Tuttavia le nostre due Vespe, legate da questo fil rouge (anzi, vert), non potrebbero aver avuto storie così diverse.



Vespa 125 TS (VNL3T, Gianluca)
La Turismo Speciale è una Vespa molto particolare. Innanzitutto rimase in produzione per tre soli anni ('75-'77), soppiantata dalla PX che, con le sue linee più moderne, quell'anno la fece invecchiare di colpo. La TS è quindi, se non rara, quanto meno poco diffusa. In secondo luogo, visse la sua carriera continuamente all'ombra della sorella maggiore, la mitica 200 Rally, anche se ne condivideva tutto tranne appunto il motore. Tanto bistrattata all'epoca, la TS si sta prendendo la sua rivincita oggi: a detta di molti, la Rally aveva infatti il miglior telaio vespistico di sempre, e ciò dona anche alla TS una guidabilità e una stabilità invidiabili, unite ad un raro piacere di guida. Inoltre, mutua il motore proprio dalla "futura" PX, quindi un motore moderno per una Vespa dal disegno più "vintage"; la TS è un orologio, tiene la velocità massima di circa 90-95 km/h per chilometri e chilometri e, come ha dimostrato la sua più giovane cugina, con un'affidabilità ineccepibile. Per questi motivi è ricercata da una vasta platea di collezionisti, soprattutto nel classico bianco Biancospino e nel grigio Chiarodiluna più che nel rosso Katmandu. Quest'ultimo lasciò il passo all'ultimo anno di produzione proprio all'elegante verde del quale stiamo parlando; la TS "verdona" è senza dubbio la più desiderata, dalla presenza signorile e forte. Il 1977 è caratterizzato pure per l'utilizzo della cresta del parafango piatta (invece che arrotondata come sulla Sprint Veloce).




Il mio esemplare, in particolare, è in famiglia da sempre e nei miei desideri lo rimarrà. Venne acquistata nuova da mio padre diciassettenne che possedeva già due Special e non voleva per sé un'altra "smallframe" come l'onnipresente ET3. Dopo i suoi primi 13000 km, è rimasta ferma per anni, ma sempre curata ed accesa con regolarità. Fin quando un giorno, a primavera 2014, ho deciso che l'attesa per lei era finita: era ora che tornasse a calcare le strade. Dopo una piccola manutenzione, lucidate le cromature e sostituiti marmitta e cavalletto, eccola qui! Si è conservata alla grande, e anche in giro mi chiedono sempre se sia restaurata: non lo è. Le passeggiate con lei sono piacevoli e spensierate, guidarla è una gioia; in attesa della prossima primavera!





Vespa 50 Special (V5B3T, Gabriele)
Che dire di una 50 Special, del modello di Vespa più venduto al mondo? Si potrebbe dire che anche in mezzo ai grandi numeri ci sono le rarità, perchè in 14 anni di produzione, divisi in 3 serie, solo nell'anno 1977 la si poteva ordinare di colore Verde Jungla; di conseguenza gli esemplari arrivati ai nostri giorni sono piuttosto rari, anche se nel mio paesello di 3600 anime ce ne sono ben 3.
Sfortunatamente non ho avuto la possibilità di ereditare il vespino da mio padre come è successo a Gianluca, ma l'ho comprato appena sono riuscito a convincere i miei a farmi conseguire il "patentino" (ci ho messo due anni a convincerli, infatti l'ho preso a 16 quando potevo fare quello del 125, ma lasciamo perdere). Ricevuto il permesso parte la ricerca, il budget era striminzito e le uniche prerogative erano: non un PK (non mi piace) e che funzioni tutto. Mi fanno sapere che un signore del paese limitrofo al mio vende una Special, non troppo convinto dal faro quadrato (i miei amici guidavano due Vespa 50N) vado a fargli visita; nel suo garage ci sono quella che diventerà la mia Vespa e una sua sorella rossa con il nasello del PX e griglie nere sui fari: decisamente non di mio gusto.




Portiamo di fuori la verdona per farla partire ma non dà segni di vita, il proprietario dice che è colpa della candela e aggiunge che dovrò modificarla perchè il 50cc originale è spompatissimo. Mio papà inizia a guardarmi male. Sconsolato me ne torno a casa.
Qualche sera dopo scendo in garage e me la trovo davanti, è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Alla prima spedalinata parte e ci faccio subito un giro in cortile, per usarla in strada dovrò aspettare il 17 Febbraio.
Anche se sono solo 4 anni che sta con me, ne abbiamo già passate tante insieme: di belle (raduni e vari giri in montagna) e di brutte (un incidente e qualche caduta, per fortuna nulla di grave), è stato necessario qualche ritocchino al motore per renderla più scattante e qualche cambiamento estetico per personalizzarla, ma nulla di drastico che non possa farla tornare perfettamente originale.
Ringrazio il suo primo possessore (io dovrei essere il terzo) per averla scelta di questo fantastico colore, che si discosta piacevolmente dagli altri disponibili nel 1977 ovvero Chiaro di luna metallizzato, Biancospino, Azzurro Cina; e che spesso fa girare il capo a passanti e bambini!



GOODIES

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